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L'opera / The opera

 

La Cenerentola - Gallery

Il Cast

foto di Wendell Campos

picutres of Wendell Campos

 

Due cast per sette recite totali, il primo cast composto da cantanti internazionali e in carriera, il secondo cast tutto brasiliano e soprattutto tutti dell'Accademia Lirica del Teatro San Pedro.
Grazie a questa opportunità si è potuto create attraverso l'allestimento di Cenerentola un percorso didattico e un'esperienza fondamentale per i giovani cantanti.
Salire sul palcoscenico con un'opera come Cenerentola non è da tutti i giorni, i personaggi tutti nascondono delle difficoltà.
Particolarmente stimolante per la regia adattarsi sia ai giovani cantanti e alle loro esigenze ma anche costruire attraverso il loro fresco entusiasmo scene che si sono modificate a secondo dei diversi talenti.

Scenografie

​​La storia di Cenerentola si muove in due ambienti molto particolari, due luoghi differenti tra loro, era volontà precisa che fossero uno l’esatto opposto dell’altro, da una parte la casa di Don Magnifico e dall’altra il Palazzo del Principe Ramiro.La casa di Don Magnifico claustrofobica e oppressiva, uno spazio angusto il cui senso di decadenza è accentuato dalle pareti piegate ed in disarmo. Una casa che vuole sembrare quello che non è, una casa di cartone che vuole apparire come una casa nobile ma alla fine cade a pazzi come evidenziato nelle parti alte che danno l’effetto di staccarsi, un’instabilità evidente, precarietà che soffoca. Scegliendo volutamente come unico elemento decorativo il cartone marrone, esattamente come le scatole che i senza tetto usano per dormire per strada. Esattamente l’effetto opposto doveva dare il secondo ambiente ossia Palazzo del Principe Ramiro, che per la precisione nel libretto è segnato come luogo nel bosco quindi non il palazzo reale ma il casino di caccia, questo ha dato l’idea di un’ambientazione sia giocato sull’elemento “albero” ma al tempo stesso un luogo pulito e bianco, luminoso e aereo, il più ampio possibile, dove volevamo sfruttare l’ampiezza massima di tutto il palcoscenico per esaltare più possibile questo confronto tra i due ambienti.Sagome di alberi bianchi si stagliano su di uno sfondo di stoffe cangianti, che assumono colori diversi a seconda dell’illuminazione. Anche a livello cromatico il contrasto con la prima scenografia è netto, quindi giocando anche sulle trasparenze dei tessuti e tutte le loro caratteristiche una volta colpiti dalla luce.

Make Up Backstage

​​foto di Claudinei Hidalgo e Anderson Bueno

pictures of Claudinei Hidalgo and Anderson Bueno

Costumi/costumes

I costumi sono stati creati in collaborazione con l’Istituto Europeo del Design di San Paolo, creando una sinergia costruttiva e proficua  tra il mondo accademico e quello lavorativo, valorizzando dei giovani talenti brasiliani.
Le linee si sono volutamente orientate sulla “parodia” e le caricature dei costumi settecenteschi ed ottocenteschi, mischiandoli e giocandoci liberamente. Esuberanti ed eccessivi per dare spazio alla creatività dei singoli alunni ma al tempo stesso con un obbiettivo preciso in mente; avvicinare ed affascinare i giovani al mondo della lirica. Sicuramente l’inesperienza ha giocato degli scherzi ma siamo certi che il seme piantato in questa produzione darà ottimi frutti perché l’interesse è stato attivo ed entusiasta.
Questo rapporto voluto fortemente con IED è stata una sponsorizzazione importante per la produzione perché oltre alla parte creativa anche la realizzazione è stata completamente sostenuta dall’Istituto insieme all’Istituto di Cultura italiano in Brasile, collaborazione importante in un momento di crisi per alleggerire il Teatro San Pedro delle spese di produzione.

Favola e Favela

FAVOLA e FAVELA sono due parole molto simili, una sola lettera le differenzia eppure sappiamo bene quanto sono diametralmente opposte per significato. Forse luogo più adatto non c'è ai giorni nostri per far rivivere l'opera rossiniana. Per questo allestimento non solo è stato scelto un rivestimento di tutta la scenografia alquanto povero come il cartone e la carta da pacco ma la realizzazione stessa delle scenografie è stata effettuata in una favela. Sì, questa Cenerentola nasce realmente dalla polvere, ma sempre fiera della sua condizione, vedere le scenografie crescere in un luogo considerato difficile è stata una scelta forte, portare gli abitanti di una favela a vedere un’opera lirica è stata una volontà per scardinare i soliti stereotipi. Volevo che in platea ci fossero sia gli spettatori abituali ma anche bambini, o giovani designer o abitanti di una favela.
 
Al di là della scenografia stessa anche molti oggetti di scena sono stati realizzati a costo zero, perché fatti con oggetti di riciclo o addirittura trovati nella pattumiera, un esempio fra tutti è la sedia di Cenerentola; crediamo importante sottolineare questo oggetto perché crediamo che possa avere un significato importante in questo periodo storico per combattere la crisi, trovare il modo di abbattere i costi di scenografie e costumi sfruttando la creatività.
 La sedia di Cenerentola è stata realizzata recuperando una vecchia sedia abbandonata, successivamente rivestita con lo stesso cartone adoperato per le pareti della casa di Don Magnifico. Un esempio semplice per spiegare una filosofia del “riciclo” che si è voluta riportare in scena.
Infatti prima cosa da sottolineare, ecologicamente importante, è
che alcuni elementi della scenografia sono stati realizzati con materiale di riciclo:in particolare, le decorazioni di fiori e farfalle che accolgono il pubblico fin dal foyer, per poi proseguire lungo le balconate all’interno della sala, sono state realizzate partendo da comuni bottiglie di plastica. Particolare da non trascurare è che queste decorazioni sono state create da un’associazione brasiliana che si occupa di sottrarre persone dalla vita di strada, offrendo loro lavori creativi e manuali come questo.Alcuni scatti al laboratorio ONG Clube de Maes do Brasil

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